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Archive for the ‘rifiuti’ Category

Arrivano il Rapporto Rifiuti 2009 e il VI Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano, presentati in questi giorni  dall’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Giunto alla sua dodicesima edizione, il Rapporto Rifiuti 2009 presenta i dati, aggiornati al 2008,  sull’intero ciclo di vita (dalla produzione e raccolta, fino allo smaltimento e alle diverse modalità di recupero) dei rifiuti urbani in Italia. Tra i tanti, emerge un dato in particolare: nel 2008, per la prima volta dal 1996 ad oggi, si è arrestata la crescita della produzione di rifiuti urbani in Italia.

Una buona sintesi del report, frutto del lavoro congiunto del Sistema delle Agenzie Ambientali (ISPRA/ARPA/APPA), condiviso anche con ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), si trova qui.

(Marta Picciulin)

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cornetta da doccia trasformata in lampada da tavolo Una cornetta da doccia che ha fatto il suo tempo. Una lampadina alogena da 30 Watt e il suo filo. Questi gli ingredienti che danno vita a un oggetto utile e, a nostro avviso, artistico. L’autrice, Emanuela Falqui, ha interpretato la necessità di non disperdere tra i rifiuti un manufatto elaborato, trasformandolo nel contempo in un pezzo di design. La splendida foto di Fabio Bandel – neotenia.wordpress.com – evidenzia le contraddizioni di una materia forte ma manibolabile, come il tubo flessibile, e sembra associare l’opera a una forma naturale, come di rettile proteso all’attacco o uccello lacustre in timida attesa.

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Non è durato nemmeno tre mesi il processo di attuazione del Sistri, il nuovo sistema informatico sulla tracciabilità dei rifiuti, voluto dal ministero dell’Ambiente ed approvato con decreto ministeriale del 17 dicembre 2009 ed il cui software house è stato realizzato dalla Selex Service Management SpA, gruppo Finmeccanica. Infatti, Stefania Prestigiacomo ha annunciato che venerdì 16 aprile 2010 sarà presentato al Consiglio dei ministri uno schema di decreto legge per prorogare fino al 30 giugno prossimo il termine ultimo di presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale – ovvero il vecchio Mud – sulla strada della “pensione” proprio dopo la nascita del Sistri. Ma evidentemente qualcosa non ha funzionato nell’adozione dello sponsorizzatissimo sistema, osteggiato subito dall’associazione di categoria degli autotrasportatori, TrasportoUnito, in quanto “sarebbe ancora fondamentalmente immaturo”. Continua a leggere

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floppy riciclati

nuova vita per i dischetti

Un gruppo di Facebook dedicato a una bella passione: quella di ridar vita ai rifiuti, trasformandoli in qualcosa di utile e bello. Una miniera di informazioni e di suggerimenti. Una vetrina per eventi e opere d’arte. Uno spazio di confronto molto stimolante.
Un esempio? I dischetti trasformati in portapenne. Davvero geniale. E carino.
Per trovarli cercate Design del riuso e iscrivetevi. Merita.
Andrea Mameli, Cagliari, 11 aprile 2010

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Si tratta di un vecchio detto, per nulla sbagliato. A tal riguardo voglio segnalare l’uscita di The bottled Water di Annie Leonard, attivista americana famosa per aver prodotto il video animazione “The story of stuff” in cui vengono svelati gli altarini dell’insostenibile modello di consumo occidentale.

Con il nuovo corto, l’artista descrive l’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia dimostrando che l’acqua del rubinetto è molto più eco-sostenibile (costa pochissimo, è ottima e più controllata di quella in bottiglia) mentre produrre e trasportare bottiglie significa consumare risorse, inquinare e generare rifiuti.

Ci sono molte altre cose, sostiene Annie Leonard, che possiamo fare noi consumatori a riguardo: riprendere a bere l’acqua dal rubinetto e dalle fontane oppure far bandire i distributori di acqua in bottiglia dalle scuole e dalle organizzazioni sociali. Si tratta di un’opportunità per milioni di persone per scegliere di proteggere il loro portafoglio, la loro salute e il loro pianeta.

(Marta Picciulin)

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A bag story

Marta Picciulin ci segnala questo film (18′ 30”) di grande impatto e poesia.

Sedetevi comodi e ammirate quest’opera di Ramin Bahrani.

(danielegouthier)

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A Pasqua, si sa, è meglio mettere da parte bilance e progetti di dieta: saremo inevitabilmente circondati da leccornie di ogni tipo e migliaia di calorie presentate sotto forma di dolci gustosi e allettanti. Ben 365 milioni saranno le uova utilizzate a scopo culinario. E a noi, amanti del riciclo, non poteva sfuggire un importante particolare: i moltissimi contenitori che – purtroppo – rischiano di terminare la loro vita una volta privati dell’ultimo uovo che racchiudevano. Possiamo fare qualcosa per venire incontro alla nostra smania di riciclo? La risposta è ovviamente affermativa… Ed in tanti modi possibili, per giunta! Il blog www.ecozoom.tv ci suggerisce come dare nuova vita ai nostri contenitori di uova: si parte dalla creazione di portagioielli e vasi di fiori, fino ad arrivare agli stampi per i cioccolatini. Per chi invece fosse in possesso di una maggiore manualità lo stesso sito ci consiglia come realizzare bellissimi ciclamini o addirittura un originalissimo mini-erbaio. Inoltre le cartelle d’uova, indipendentemente dalla Pasqua, sono sempre state d’aiuto agli amici musicisti per la realizzazione, a costo zero, di sale-prova per poter suonare senza assordarsi i timpani. I poteri fonoassorbenti di tali contenitori sono noti a tutti e così, integrando questi con vecchia moquette e cartone, migliaia di persone hanno potuto soddisfare la propria passione per la musica senza nessuna spesa.

La Pasqua è quindi un’occasione per tutti: per i musicisti che possono collezionare in pochi giorni tutti i contenitori d’uova a loro necessari per la propria sala, ma anche per tutti noi che abbiamo la possibilità di realizzare tanti piccoli oggetti carini e riciclati, dando così un senso “ecologico” ai chili in più che avremo dopo le festività. E buone uova (anche di cioccolato) a tutti!

(Gianluca Carta, 28/03/2010)

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Continua la saga della rifiuti connection lucana. Continua a destare preoccupazione l’area industriale di Tito scalo, che con un decreto dell’8 luglio 2002, il ministero dell’Ambiente circoscriveva come sito d’interesse nazionale, soggetto a bonifica urgente. Il secondo della Basilicata, dopo la Val Basento. Chimere e bombe ecologiche di un processo fallimentare di industrializzazione. Ancora una volta si parla di Daramic, azienda del gruppo statunitense Polypore, specializzata nella produzione di separatori per batterie a ciclo continuo in polietilene per usi industriali. L’attualità. La Giunta Regionale della Basilicata con delibera n.358 del 2 marzo 2010, pubblicata sul BUR Basilicata n.15 del 16/03/2010, ha espresso giudizio favorevole di Compatibilità ambientale e concesso tutte le autorizzazioni necessarie per le emissioni in atmosfera previste dal “progetto per il trattamento delle acque di falda emunte dal sito inquinato dello stabilimento Daramic ubicato nella zona industriale di Tito scalo […]”, ai sensi dell’articolo 6 della Legge regionale n.47/1998 ed ai sensi dell’ex articolo 269 comma 2 del Decreto Legislativo n.152/2006. Continua a leggere

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Usare le schede elettroniche per ridare vita ai rifiuti elettronici: è l’idea maturata da Massimo Banzi, cofondatore del progetto Arduino®. Un’idea degna della massima considerazione sia perché le creazioni basate sulla scheda (totalmente made in Italy) hanno un campo di applicazione illimitato, sia per l’effetto emulazione di cui godono le idee nate intorno al progetto Arduino.
Inoltre Smart Projects® – la società che commercializza le schede Arduino – aderisce al progetto Impatto Zero® attraverso il quale ad ogni scheda elettronica prodotta viene acquistato mezzo metro quadrato di foresta.
Il 27 e 28 febbraio 2010 (nei locali dell’agenzia di comunicazione LBi IconMedialab di Milano) si è tenuto il seminario “Arduino e il rifiuto elettronico”. Una serie di esempi, suggerimenti e proposte concrete, culminati con il lavoro di gruppo dedicato alla costruzione di sistemi basati su Arduino e basati sui rifiuti. Ma anche un nuovo modo di intendere l’innovazione: aperta, cosciente e responsabile.

locandina arduino e il riciclo elettronico

arduino e il riciclo elettronico

scheda arduino in mano

arduino

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Per chi, come chi scrive, è legato ai lombrichi da memorie indelebili (ricordi di epiche avventure di pesca alla trota, da bambino, tra laghetti e ruscelli) il diffuso ribrezzo per i vermi è un sentimento che semplicemente non esiste. Ma il lombrico non è, per sua fortuna, solo un’umile esca. Il lombrico è anche, e soprattutto, una delle creature più importanti tra quelle che popolano il terreno: digerisce le componenti organiche del suolo e partecipa alla formazione dell’Humus. (altro…)

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